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Solferino, Giorno della memoria 2021
Volti....non numeri!



installazione artistica temporanea

Giovani solferinesi guidati da Danila Mor, vogliono con l’arte esortare a non dimenticare una delle più grandi tragedie dell’umanità. Milioni di donne, uomini, bambini, soprattutto ebrei, ma anche rom, sinti, omosessuali, dissidenti politici, slavi, testimoni di Geova, malati di mente, disabili, prigionieri di guerra furono sterminati e privati di qualsiasi diritto, anche quello al nome.
Per i carnefici erano semplicemente Stück, “pezzi”.
Nella mostra la perdita di identità delle persone deportate è indicata dalla silhouette in ferro di alcune figure, prive di volto. Ma il visitatore è invitato a soffermare il proprio sguardo e a lasciarsi interpellare da ogni singolo volto, ogni singola persona immortalata in alcune fotografie che sono documenti storici di pagine buie della nostra storia.
Il percorso ha inizio da una silhouette in ferro di una bambina con alcuni contrassegni che i nazisti apponevano sulle divise dei prigionieri, come, per fare solo qualche esempio tra i tanti, la stella o il triangolo giallo per gli ebrei e il triangolo viola per i testimoni di Geova.
Il visitatore della mostra è accompagnato dai versi della poesia posta in epigrafe a Se questo è un uomo di Primo Levi, scrittore e testimone sopravvissuto alla Shoah. Infine, la mostra si conclude con la stessa bambina dalla quale ha preso avvio.
Ora, tuttavia, non ha più il marchio della prigionia, ma una farfalla che, pronta a spiccare il volo, intona il canto della libertà: “Ho scelto la vita e sono diventata libera” (Liliana Segre).

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